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Qualità dell’aria negli stabilimenti industriali: un rischio invisibile da non sottovalutare

08 Lug Qualità dell’aria negli stabilimenti industriali: un rischio invisibile da non sottovalutare

La qualità dell’aria negli stabilimenti industriali è un tema ancora troppo spesso trascurato, nonostante i dati parlino chiaro: l’inquinamento indoor può essere fino a cinque volte più elevato di quello esterno, soprattutto in contesti produttivi dove si manipolano sostanze chimiche, vernici, solventi o polveri sottili.

Ma quanto influiscono davvero materiali tossici, processi chimici ed emissioni industriali sulla qualità dell’aria? Quali rischi comporta un’aria contaminata per la salute dei lavoratori e l’efficienza degli impianti? E soprattutto: come si può intervenire in modo efficace per prevenirne le conseguenze?

Vediamolo insieme.

Le fonti principali dell’inquinamento indoor in fabbrica

Ogni stabilimento industriale ha una propria “firma” inquinante, che influisce direttamente sulla qualità dell’aria interna e quindi sulla salute dei lavoratori. Ci sono tre grandi categorie di contaminanti che ritroviamo spesso in questi ambienti:

1. Materiali tossici e componenti volatili

Molti materiali impiegati nei processi produttivi rilasciano Composti Organici Volatili (VOC): si tratta di sostanze gassose altamente reattive, spesso invisibili, ma potenzialmente dannose per il sistema nervoso, respiratorio e cardiovascolare. I più comuni? Formaldeide, benzene, toluene, xilene.

Questi composti vengono emessi da:

  • Vernici e colle industriali
  • Solventi per la pulizia
  • Plastiche e resine sintetiche

2. Processi chimici e reazioni di lavorazione

Molti cicli industriali – come la galvanica, la saldatura, la verniciatura a spruzzo o la produzione di metalli – generano gas e particelle ultrafini che restano sospese nell’aria e penetrano in profondità nei polmoni. In alcuni casi si tratta di emissioni acide, irritanti o persino cancerogene.

3. Emissioni industriali e polveri sottili

In ambienti dove si lavorano materiali solidi (es. legno, cemento, metallo), si produce una grande quantità di polveri sottili (PM10, PM2.5) e microfibre che possono accumularsi nei condotti, negli impianti di ventilazione e infine… nei polmoni dei lavoratori.

Se non viene eseguita una corretta bonifica dell’impianto aeraulico, questi contaminanti si accumulano e vengono reimmessi continuamente nell’ambiente indoor, peggiorando la qualità dell’aria e, di conseguenza, nuocendo alla salute delle persone anche a basse concentrazioni, come dimostra la ricerca Enea sulle polveri sottili.

Quali sono i rischi per la salute e per l’azienda?

Le conseguenze dell’inquinamento nei luoghi chiusi non si limitano a mal di testa e irritazioni momentanee. Secondo uno studio di ECHA (Agenzia europea per le sostanze chimiche), l’esposizione cronica a contaminanti industriali può causare:

  • Difficoltà respiratorie e patologie polmonari
  • Disturbi neurologici;
  • Aumento del rischio di tumori
  • Calo delle performance lavorative
  • Aumento dell’assenteismo

Ma non solo. Un ambiente contaminato incide anche sul funzionamento degli impianti HVAC, aumentando i consumi energetici e riducendo l’efficienza produttiva.

E sul fronte legale?

Un impianto aeraulico sporco e contaminato può diventare un problema serio per l’azienda. Secondo quanto riportato in questa analisi sulle conseguenze legali, trascurare la qualità dell’aria indoor può portare a:

  • Multe e sanzioni per violazione delle norme di sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81/2008)
  • Azioni legali da parte dei dipendenti esposti a condizioni insalubri
  • Chiusura temporanea degli impianti per non conformità igienico-sanitarie
  • Revoca delle certificazioni ISO relative alla qualità, alla sicurezza o all’ambiente
  • Danni reputazionali verso stakeholder, clienti e organi ispettivi

Cosa puoi fare: monitorare e bonificare per prevenire

Il primo passo per migliorare la qualità dell’aria negli stabilimenti industriali è sapere cosa si respira. E per farlo servono:

Verifiche igienico-sanitarie dell’aria e degli impianti d’aerazione

Cointec esegue controlli certificati per individuare la presenza di contaminanti (VOC, batteri, polveri sottili, muffe, ecc.) e valutare l’efficienza della ventilazione.

Sanificazione professionale degli impianti aeraulici

Con interventi mirati su canali aria, UTA e VMC industriali, Cointec elimina i residui tossici e ripristina le condizioni igieniche ideali, secondo le normative vigenti.

Sostituzione e selezione dei filtri dell’aria

Scegliere il filtro giusto, con classe di efficienza adeguata alla tipologia di contaminanti presenti, è cruciale per la sicurezza del personale e per ridurre i costi di manutenzione.

L’aria pulita è un investimento, non un costo

Tutelare la salute dei lavoratori non è solo un dovere morale, ma anche una strategia di lungo periodo per aumentare l’efficienza produttiva e ridurre i costi sanitari, legali e manutentivi.

Cointec è al fianco delle imprese per migliorare la qualità dell’aria negli stabilimenti industriali con servizi su misura per la bonifica, sanificazione e monitoraggio degli impianti d’aerazione.

Vuoi sapere qual è la qualità dell’aria nella tua azienda? Per approfondire i nostri servizi e scoprire cosa possiamo fare per te, contattaci al numero 039 6902682 oppure scrivi a igiene@cointecsrl per prenotare un intervento. I nostri tecnici qualificati sapranno accogliere e rispondere con chiarezza a ogni tua esigenza!



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